Sagra delle Radici IV Domenica di Ottobre

Da più di cinquant'anni, la prima fu organizzata nel 1966, si svolge puntualmente, alla quarta domenica di ottobre, la Sagra delle Radici.

La radice amara, gustosissima verdura invernale, è un prodotto caratteristico del territorio circostante l'antico borgo di Soncino. Si consuma come una verdura ma fa bene come una medicina: è un depurativo eccezionale contenente inulina che produce benefici effetti sull'intestino e sul sangue. Ha la forma di una carota ed è raccolta in autunno-inverno per giungere sulle tavole dei buongustai di tutta Italia e dell'Europa.

Sagra delle radici

La PRO LOCO, che da tempo opera per conservare l'ambiente e le tradizioni del nostro Borgo, organizza questa manifestazione allo scopo di divulgare la conoscenza e le proprietà organolettiche e gastronomiche di questo prodotto. Durante la festa, le radici preparate il giorno precedente in acqua e limone vengono fatte cuocere, in grossi pentoloni e abbinate a salamelle vengono servite ai tavoli sistemati sotto i portici dell'incantevole piazza del Comune. Fanno corona banchetti con l'esposizione di prodotti gastronomici e di produzione locale.

Le radici di Soncino appartengono alla famiglia delle Composite, di cui fanno parte anche altri tipi di insalate.
Le radici, oltre ad essere un buon contorno ricco di vitamine e stimolante su alcuni organi , attraverso la funzione clorofilliana delle foglie, producono una miscela di glucosio, fruttosio e saccarosio.
Questi mono e disaccaridi migrando nelle radici vengono immagazzinati sotto forma di inulina.
L'inulina è costituita da una molecola di saccarosio e da più molecole di fruttosio che possono variare da 2 a 50. Queste molecole a struttura variabile vengono denominate frutto- zuccheri, il più semplice dei quali è il fruttosio e hanno un potere calorifico molto basso.
Il consumo delle radici attiva in modo selettivo la crescita nel colon umano di batteri "Bifidus", la cui presenza acidifica l'ambiente intestinale impedendo la proliferazione di altri batteri potenzialmente patogeni; il fruttosio favorisce l'assorbimento del ferro ed è quindi adatto agli anemici, il saccarosio è insulino dipendente, mentre i fruttozuccheri per essere metabolizzati non hanno bisogno dell'insulina e quindi le radici possono aiutare i diabetici; il fruttosio per essere assimilato dovrebbe essere sciolto a temperatue di 55- 60° C, quindi pur rendendendo gradevoli gli alimenti, non viene assorbito dall'organismo.

(Dott. Alberto Guidorzi da "L'informatore Agrario" n° 29 del 14/07/94)

L'edizione del 2023
L'edizione del 2021
La raccolta e il confezionamento delle radici di Soncino

RICETTE

Radici lessate
Raschiare e tagliare a pezzetti o rotelline.
Ad acqua bollente, aggiungere un po' di aceto e sale ed immergere le radici.
Dopo un quarto d'ora circa , scolare e condire con un po' di olio e limone; aggingere a piacere, prezzemolo ed aglio tritato. Ottimo contorno di gusto amarognolo, ma gradevole.

Radici gratinate
Raschiare, affettare e lessare in acqua salata con aceto bianco o limone. Cuocere al dente, scolare e comporre in pirofila imburrata.
Aggiungere sottilette o fontina e mettere in forno per 15-20 minuti.

Radici sott'olio
Raschiare, tagliare a pezzetti.
Far bollire acqua salata ed aceto bianco in parti uguali; mettere le radici nell'acqua bollente e lasciare per 4-5 minuti.
Scolare e mettere ad asciugare su un panno.
Riporte in vasetti di vetro e coprirle con olio di oliva, aggiungere a piacere aglio, pepe, alloro e basilico.
Si possono gustare anche dopo alcuni mesi.

Radici in bagna cauda
Lessare le radici, quindi condirle con la bagna cauda.
Ingredienti per la bagna cauda: 2 hg. di filetti d'acciuga, 1 capo d'aglio, olio d'oliva extravergine.
Tritare finemente aglio e acciughe; quindi aggiungere olio e mettere su fuoco lento rimestando continuamente fino a cottura ultimata (circa 2 ore).

Scorzanera all'acciuga
Scaldare le radici in acqua bollente, scolare e disporle in un'isalatiera.
Condire con un pò di sale.
Dissalare e diliscare le acciughe. Far scaldare gr. 80 d'olio d'oliva extravergine, quindi unire i filetti d'acciughe spezzettati e farli sciogliere. Unire ½ dei capperi tritati e ½ interi, 2 cucchiai d'aceto, fare bollire e spegnere.
Con la salsa ottenuta condire le verdure e quindi servirla. Grappa alle radici
Lasciare macerare per due o tre mesi, pezzi di radice crude con grappa di buona qualità. Distillare l'infuso per capillarità.
Aggiungere ad ogni litro di grappa un cucchiaio di miele per amalgamare il gusto. (Ricetta Ristorante Rumì di Crema).

Miele alle radici
Porre tranci di radici crude a macerare nel miele.
Togliere i pezzi già utilizzati e sostituirli con altri di radici fresche.