Guide to the city

LE LEGGENDE 54 esseri umani. Quante sparizioni avvenivano, quanti boscaioli, pe- scatori e bambini erano scomparsi nelle acque del lago. Coloro che risiedevano nei pressi del lago Gerundo, disperati e terrorizzati, pre- gavano che accadesse un miracolo capace di liberarli dalla presenza del mostro. Un giorno di fine novembre, un enorme stormo di anatre, in ritardo per la migrazione a causa del tempo ancora caldo, si era posato sulle acque del lago per riposare. Nella notte un vento freddissimo proveniente dalle lontane distese gelide del Polo Nord fece ghiacciare le acque del lago imprigionando le zampe dei poveri animali. Il mattino, al sorgere di un pallido sole, le anatre tutte insieme spic- carono il volo… portando via la distesa di ghiaccio che poi si sciolse lentamente durante il loro viaggio verso l’Africa. Dove una volta c’era una distesa di acque e paludi rimase solo fango. Il lago si era prosciugato e il drago Taranto morì. IL PRIGIONIERO SENZA TEMPO Il buio era oramai sceso da tempo sulla campagna soncinese quando la pioggia iniziò a scendere intensamente, rompendo il silenzio not- turno. In breve tempo le strade, dapprima polverose, divennero talmente fangose da rendere il viaggio impraticabile con qualsivoglia mezzo di trasporto. Persino un carro trainato da due buoi fu costretto a fermarsi in una zona limitrofa del paese. La gioia della straordinaria vittoria riportata dalla coalizione delle truppe guelfe contro il tiranno Ezzelino da Romano era già nell’aria. Si stava attendendo solo l’arrivo dell’egregio prigioniero, ferito e cat- turato dal prode soncinese Giovanni Turcazzano. Le gocce battenti nelle pozzanghere si fecero più rade e le nubi ora- mai si allontanavano lasciando spazio al disco luminoso del plenilu- nio. Il carro riprese a marciare. Avvolto tra le coperte e con le ferite alla

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