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IL MUSEO DELLA STAMPA 38 Successivamente, la famiglia fu costretta a lasciare Soncino. Giosuè Salomone si spostò a Napoli ove, nel 1492, stampò la seconda edizio- ne della Bibbia ebraica mentre Gershom, nipote di Israel, raggiunse in un primo momento Brescia, stampando la terza edizione della Bib- bia (1494), in formato tascabile, una copia della quale verrà utilizzata da Martin Lutero per la traduzione della Bibbia in tedesco per poi giungere a Barco di Orzinuovi ove furono stampate le Selichot, libri di preghiere. Nei primi tre decenni del secolo XVI Gershom Soncino stampò a Fano, Pesaro, Ortona a Mare, Rimini. In un quarto di secolo (1502-1527) Gershom pubblicò quasi un centi- naio di edizioni in volgare italiano, in latino e in greco e una ottanti- na di edizioni in ebraico. Nel 1527 Gershom decise di abbandonare la penisola, raggiungen- do Salonicco e infine Costantinopoli ove morì nel 1534. Al Cairo, in Egitto vennero stampate le ultime edizioni della famiglia. I Soncino (cognome che assunsero in conformità all’uso cristiano ) sono considerati i più grandi stampatori di tutti i tempi, per la loro produzione tra la fine del ‘400 e gli inizi del ‘500. Oggi, il Museo mostra al visitatore gli strumenti dell’attività tipo- grafica (torchi, cassettiere, caratteri), ma anche libri ed oggetti della cultura ebraica, opere originali dei “Soncino” ed è sede di numerose esposizioni, prevalentemente di incisioni, di artisti nazionali ed in- ternazionali.
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